Antonio Rallo: Gli obiettivi della Doc Sicilia – Speciale “Sicilia en Primeur”
Antonio Rallo – presidente Consorzio tutela vini Doc Sicilia e ad Donnafugata
Negli ultimi venti anni la Sicilia è stata protagonista di un profondo cambiamento che l’ha resa oggi una delle regioni vitivinicole italiane più cresciute in immagine e qualità. Modernità, varietà, complessità, unicità sono caratteri imprescindibili dei vini siciliani, che godono di un territorio divenuto meta enoturistica famosa nel mondo.
Questo successo è stato raggiunto da un lato grazie alla sinergia fra l’attività delle istituzioni e quella delle imprese, e dall’altro grazie ad alcune peculiarità del patrimonio vitivinicolo regionale.
La Sicilia infatti dispone di:
• una grande varietà di terroir molto diversi tra loro per origine dei suoli, orografia e clima;
• un numero estremamente ampio di vitigni autoctoni, capaci di esprimersi in modo straordinario;
• condizioni climatiche estremamente favorevoli per una viticoltura di qualità dal massimo rispetto ambientale;
• donne e uomini del vino, che hanno i volti di produttori storici o di emergenti, incoronati da critici e appassionati come punte di diamante di una viticoltura d’eccellenza, frutto di sapienza antica e forti contributi innovativi.
Grazie a queste componenti i vini siciliani si sono ormai guadagnati spazio, fiducia e grande apprezzamento nelle riviste più autorevoli, tra gli opinion leader della rete, nelle carte dei vini più esclusive in Italia e nel mondo.
Quelli siciliani sono infatti:
• vini unici, perché ottenuti da territori e vitigni straordinari;
• vini solari, perché nascono su un’isola al centro del mediterraneo, baciata dal sole;
• vini moderni, perché capaci di esprimersi in molti differenti stili: giovani, freschi e fruttati per un bere informale; complessi, longevi ed eleganti per consumatori più sofisticati;
• vini versatili negli abbinamenti, perché con le loro diverse tipologie possono accompagnare una grande varietà di cibi e cucine del mondo, esaltandone la gradevolezza.
Nell’immaginario collettivo infine, la Sicilia è una meta turistica dall’appeal sempre crescente per il patrimonio di arte, cultura e riserve naturali, per il mare e -last but not the least- l’offerta eno-gastronomica. Il vino della nostra regione è quindi vissuto e ricordato come uno degli elementi più piacevolmente memorabili “dell’esperienza Sicilia”.
Nel percorso di sviluppo dell’enologia regionale, una tappa fondamentale è rappresentata dalla creazione della Doc Sicilia, avvenuta tre anni fa.
Il primo obiettivo del Consorzio è dare l’opportunità alle Doc già esistenti, caratterizzate da piccole produzioni difficili per il consumatore da collocare in una specifica area geografica, di accostare al proprio nome in etichetta la denominazione geografica aggiuntiva Sicilia. Questo diviene quindi uno strumento di crescita messo a disposizione di tutti i produttori.
Per fare conoscere la variegata realtà siciliana, il Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia ha avviato un piano di promozione che prevede la partecipazione a Expo 2015 e un piano di comunicazione internazionale partito dal mercato degli Stati Uniti.
La Doc Sicilia ha la finalità di valorizzare la produzione del patrimonio viticolo più grande di Italia, oggi circa 100.000 ettari, per far crescere il reddito dei produttori e dei viticoltori e per rendere attraente ai giovani della nostra isola il sorprendente mondo del vino.