Paesaggismo, in Sicilia dal 21 aprile il “Radicepura Garden Festival”
«La Sicilia è un grande giardino, l’habitat ideale per ospitare un garden festival. I giardini sono da sempre un elemento culturale, oltreché ornamentale, che ci appartiene e ci contraddistingue, malgrado negli ultimi decenni una fase di mutilazione artistica abbia portato al depauperamento del potenziale territoriale». Così Mario Faro, imprenditore e vicepresidente della Fondazione Radicepura, questa mattina – martedì 21 marzo – presso il Coro di Notte del Monastero dei Benedettini, ha presentato ai giornalisti il Radicepura Garden Festival, l’evento che verrà inaugurato il 21 aprile e che per sei mesi vedrà a Giarre una rassegna di installazioni vegetali, con giardini a firma di paesaggisti internazionali, mostre artistiche, percorsi culturali, workshop, eventi food, concerti, laboratori ed esposizioni collaterali. «Il Festival dedicato al garden design e all’architettura del paesaggio nasce dalla volontà di valorizzare la cultura del paesaggio e riportare in auge i valori, i benefici e l’importanza di vivere en plein air – ha continuato Faro – rispettando la natura e l’ambiente in cui viviamo».
Gli esempi positivi di garden show di successo quali il Chelsea Flower Show e Chaumont-sur-Loire mostrano come il buon mantenimento delle aree verdi, e la loro promozione, rappresenti un’opportunità significativa di crescita economica. «Crediamo che il Radicepura Garden Festival possa davvero rappresentare un volano di sviluppo per la Sicilia – ha sottolineato l’assessore regionale al Turismo Anthony Barbagallo – in un’ottica di sinergia pubblico/privato che vede le eccellenze del territorio fare rete per creare un’offerta ampia e di alto livello culturale. Questa rassegna sarà, siamo certi, l’espressione più autentica dell’essenza mediterranea, che riuscirà a coniugare la valorizzazione delle bellezze paesaggistiche della nostra Isola – i suoi profumi, sapori e colori – con la sensibilizzazione verso una maggiore coscienza ambientale e civile».
«Lo sviluppo rurale deve sfruttare il capitale naturale della Sicilia: il suo ecosistema e il patrimonio ambientale – ha continuato il sottosegretario alle Politiche Agricole Giuseppe Castiglione – la vastità della nostra produzione florovivaistica, che si nutre di condizioni climatiche ottimali, può rappresentare un tratto distintivo da promuovere in Italia e all’estero». Parole che anche l’assessore regionale all’Agricoltura Antonello Cracolici ha ribadito durante il suo intervento, che ha posto l’attenzione sulle opportunità economiche del settore “green”. A portare i saluti del rettore dell’Università degli Studi di Catania Francesco Basile, il prorettore Giancarlo Magnano San Lio, che questa mattina ha anche inaugurato la rinascita del Chiostro di Ponente del Monastero, con il funzionamento della fontana centrale, attorniata per l’occasione da alberi di agrumi, per riproporre il sapore delle antiche orangerie.
Presenti anche il sindaco di Giarre Angelo D’Anna, la docente del Dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente Daniela Romano e il direttore artistico del Festival Pablo Georgieff, che ha illustrato l’idea concettuale del Festival: «Il Mediterraneo è uno dei “grandi cantieri” dell’umanità: per pensare e fare i giardinieri, l’occasione di un nuovo festival unico nel suo genere merita un’attenzione particolare».
«Il Mediterraneo è un unicum – ha concluso Venerando Faro, presidente della Fondazione e imprenditore che da 50 anni dedica la sua vita alla natura – è stato, e continua ad essere, la culla della cultura grazie all’incrocio di tradizioni diverse e di una ricchissima biodiversità». Il Radicepura Garden Festival, pertanto, vuol essere la forza propulsiva che innesca una nuova era di sviluppo economico e culturale di un territorio che ha tutte le carte in tavola per tornare ad occupare il posto di rilievo che gli spetta di diritto.
IL FESTIVAL
Il 21 aprile apre a Giarre (CT) la prima edizione del Radicepura Garden Festival, promosso dalla Fondazione Radicepura: il primo evento internazionale dedicato al garden design e all’architettura del paesaggio del Mediterraneo, che vede coinvolti giovani designer, istituzioni, imprese, grandi protagonisti del paesaggismo, dell’arte e dell’architettura. Fino al 21 ottobre, nel parco botanico di Radicepura, sarà possibile visitare quattordici giardini, realizzati appositamente con le piante più originali coltivate da Piante Faro, che raccoglie 800 specie e oltre 5000 varietà, grazie all’attività portata avanti da oltre 50 anni da Venerando Faro, oggi alla guida dell’azienda insieme ai figli Mario e Michele.
Cuore del festival è la celebrazione del giardino, non solo nella sua valenza estetico-culturale, ma anche per il suo ruolo di luogo ideale per fermare lo sguardo sulle bellezze, in questo caso, della Regione siciliana: attraverso l’interpretazione dell’Esperienza Mediterranea – tema della prima edizione – si vuole dunque creare un evento capace di unire arte, cultura enogastronomica e tutela dell’ambiente, come elementi costitutivi di un territorio straordinario. A questa chiamata hanno aderito numerose associazioni ed enti (tra i quali: FAI – delegazione di Catania, FAI – Giardino della Kolymbethra, UGAI – Unione Nazionale Garden Club e Attività Similari d’Italia, Grandi Giardini Italiani), con l’obiettivo condiviso di dare una piena visibilità al patrimonio botanico che la Sicilia e tutti i paesi che si affacciano sul Mare Nostrum custodiscono, creando una maglia attiva e coesa intorno al tema del giardino.
Partecipano a questa prima edizione quattro garden designer di fama internazionale che realizzeranno per il festival giardini site-specific di circa 150 metri quadrati ciascuno.
Il paesaggista francese Michel Péna guida i visitatori in un Jardin Parfumé, un giardino verticale per un’esperienza immersiva tra luce e vegetazione. Evaporazione mediterranea è il giardino dell’italiano Stefano Passerotti, che riflette sull’attuale situazione del Mare Nostrum, utilizzando la metafora del tronco d’albero adagiato sull’acqua. È un invito all’amicizia e alla fratellanza il progetto della designer arabo – londinese Kamelia Bin Zaal, intitolato Amity e ispirato alla convivialità dei cortili arabi, spazi aperti in cui condividere il piacere di stare insieme. Il paesaggista inglese James Basson ricrea con Arethusa and Alpheusun collegamento ideale tra Sicilia e Grecia, attraverso il mito di Alfeo e Aretusa che unisce simbolicamente i due paesi attraverso la storia del dio Alfeo, figlio del dio Oceano e personificazione del più grande fiume del Peloponneso, e della ninfa Aretusa, fonte a Siracusa.
Altri sei giardini, di dimensioni più piccole, variabili tra i 30 e i 50 metri quadrati, saranno realizzati da giovani paesaggisti selezionati tramite un bando internazionale. La call ha registrato un’importante partecipazione, con oltre 200 domande provenienti da 10 paesi diversi. La giura, presieduta dalla paesaggista inglese Sarah Eberle con Jordi Bellmunt (architetto, paesaggista e docente all’Università della Catalogna), Carmela Canzonieri (Università Kore di Enna e presidente AIAPP Sicilia), Daniela Romano (Università di Catania), Franco Livoti (Fondazione Radicepura) e la collaborazione del direttore artistico Pablo Georgieff, ha selezionato i sei partecipanti, paesaggisti under 35 provenienti da Spagna, Turchia, Italia, Francia e Uruguay.
Identità Mediterranea, ideato da un gruppo di studenti del corso di Laurea in Verde Ornamentale e Tutela del Paesaggio dell’Università di Bologna, pone l’accento sul ruolo del Mediterraneo come crogiuolo di culture, attraverso l’uso di una grande varietà di piante; gli studenti turchi provenienti dalle Università di Istanbul e di Antiochia presentano un giardino – galleria in Passage to Mediterranean mentre Claudia Amias e Joan Battle della Escula Tecnica Superior de Arquitectura di Barcellona puntano l’attenzione sul tema della riforestazione nelle zone aride con il giardino Through Vegetation. La Sicilia è la protagonista del progetto Hortus Salis di Alejandro O’Neill, un omaggio alle saline nate dall’evaporazione del mare nella zona di Trapani e Marsala, e di Re-Live degli spagnoli Carmen Guerrero Mostazo e Andrea Graña, sul tema dei terremoti siciliani e della possibilità di rinascita. S’ispira, invece, alla mantiglia, lo scialle di pizzo usato dalle donne nelle cerimonie, il Jardin de Mantille della francese Maia Agor, attraverso giochi di luci e ombre.
Oltre ai dieci giardini, Radicepura ospita per tutta la durata del festival quattro particolari installazioni vegetali. Grazie all’Institut du monde arabe di Parigi, arriva a Giarre l’Anamorfosi, una creazione artistica-botanica realizzata da François Abélanet per la mostra Jardins d’Orient, una sorprendente scultura composta da segmenti di piante con misure differenti. In collaborazione con Flormart, l’Università degli Studi e l’Orto Botanico di Padova, fa tappa al festival il Giardino Italia, una sagoma dello stivale allestita con le piante che rappresentano la biodiversità italiana, mentre il Giardino della Dieta Mediterranea,ideato dallo studio Coloco,riunisce varietà di prodotti della terra che caratterizzano il patrimonio della dieta mediterranea. Omaggio alla Sicilia e al rapporto tra l’Etna e il mare,La Macchia di Donatello Chirico è uno spazio attrattivo – ricreativo, dove, grazie a un’installazione di action painting, ogni visitatore avrà la possibilità di dipingere la propria macchia indelebile su una tela.
Il parco botanico di Radicepura ospiterà, inoltre, interventi artistici e mostre: i due artisti siciliani Emilio Isgrò e Alfio Bonanno realizzeranno opere e allestimenti site specific per il festival; la Galleria Collicaligreggi curerà un programma di residenze d’artista e una mostra fotografica dal titolo Herbarium al palazzo nobiliare all’interno del parco.
Per tutta la durata del festival, è inoltre previsto un calendario di appuntamenti, per approfondire attraverso workshop, conversazioni e passeggiate i temi proposti nella manifestazione. Il 21 aprile apre gli incontri l’architetto paesaggista Paolo Pejrone in conversazione con Emanuela Rosa Clot, direttrice di Gardenia; la sera Palazzo Biscari a Catania ospita l’evento In Fiore promosso da Marella Ferrera, Paola Lenti e Radicepura Garden Festival. Il 24 aprile la nota fotografa lussemburghese Marianne Majerus condurrà un’intera giornata di workshop a Radicepura, dedicata ad amanti della fotografia e a professionisti: dopo una breve introduzione in aula, obiettivo della giornata sarà fotografare i giardini realizzati per il festival, guidati dai preziosi consigli di Majerus.
Dal 16 al 18 giugno Sarah Eberle sarà la protagonista di una masterclass di progettazione, patrocinata dai Grandi Giardini Italiani. Tema del corso sarà il restyling di un giardino mediterraneo, con lezioni sul campo in tre giardini siciliani. Il 23 giugno si terrà un workshop di acquarelli con Lucia Scuderi, autrice del volume Il Giardino delle Meraviglie (Donzelli editore) dedicato alle piante ornamentali del Mediterraneo.
Tra gli altri appuntamenti, in programma l’assemblea nazionale AIAPP – Associazione Italiana Architettura del Paesaggio il 19 e 20 maggio e un evento promosso da ACER, dedicato al verde nella pubblica amministrazione. In collaborazione con Assovini, è in programma dal 27 a 29 aprile Sicilia en primeur, l�annuale anteprima mondiale della vendemmia 2016 dei vini siciliani. In occasione, inoltre, dell’inaugurazione del festival, grazie alla collaborazione con l’Ugai, il 22 e 23 aprile saranno aperti gratuitamente alcuni giardini privati della Sicilia Orientale, normalmente non accessibili al pubblico. Radicepura Garden Festival proporrà, inoltre, un evento nel palinsesto di Taobuk, festival letterario internazionale, dal 24 al 28 giugno a Taormina. Dal 19 al 21 ottobre, infine, in collaborazione con Paysage e Lineaverde, si terranno gli Stati Generali del Vivaismo e del Paesaggismo.