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Il Corpo Forestale celebra a Ficuzza il suo protettore San Giovanni Gualberto

di MARIA CASCIO – Non poteva esserci luogo migliore in Sicilia di Ficuzza per celebrare il patrono dei forestali, San Giovanni Gualberto.

Il santo è noto per aver fondato l’Abbazia di Vallombrosa, un luogo sacro in cui ha vissuto in armonia con le grandi foreste di abeti e faggi che la circondano. Proprio per questo motivo, nel 1951 Papa Pio XII proclamò San Giovanni Gualberto, canonizzato nel 1193 da Papa Celestino III, patrono dei Forestali d’Italia.
Ficuzza, grazie al suo ricco patrimonio agro-forestale, alle peculiarità della sua flora e fauna, e al valore artistico e monumentale che circonda il Palazzo Reale, si è rivelata la cornice ideale per un evento di tale portata. Le celebrazioni hanno avuto una durata di due giorni e hanno visto la partecipazione di numerose personalità politiche, autorità religiose e istituzionali.

Di particolare interesse è stata la tavola rotonda intitolata “Il Palazzo Reale di Ficuzza: la storia e l’economia del territorio”, che ha visto la presenza di: Domenica Nucera, Filippo Sciara, Giovanni Giardina, Tommaso La Mantia, Antonino Di Grigoli e Mario Liberto. Grazie agli interventi di questi esperti, la giornata è stata arricchita da riflessioni profonde e ben sviluppate, che hanno reso l’incontro particolarmente significativo.

L’evento è stato organizzato dall’Associazione Kermesse, dal Giornale Sicilia Agricoltura, dal Corpo Forestale della Regione Siciliana e dal Dipartimento Regionale dello Sviluppo Rurale.

Nel pomeriggio sono stati presentati i libri “Il mio viaggio tra ricordi” di Gaetano Giardina e “Le Monache di casa: storia, aneddoti e curiosità dei dolci conventuali” di Mario Liberto. A seguire, Patrizia Genova ha recitato “La caccia di Ferdinando III di Borbone” di Padre Calderone, accompagnata dalla declamazione di una poesia di Pippo Monteleone. La giornata è stata coordinata da Antonio Paladino e Giorgio Fiammella.

Uno degli aspetti più apprezzati della manifestazione è stato il riconoscimento assegnato a quattro aziende del territorio di Ficuzza, premiate per la loro capacità di innovare pur mantenendo vive le tradizioni, e per il coraggio dimostrato nel proseguire la propria attività in un contesto spesso complesso. Il riconoscimento, offerto da “Sicilia Agricoltura”, è stato consegnato all’azienda vinicola Rocca Busambra di Alessandra e Nicola Giardina, alla Landini Farm di Ludovico Francesco e Roberto Landini, alla braceria Vaccamè di Giuseppe Giardina e all’azienda agrituristica Busambra di Antonio Pecoraro e Giovanni Piraino.

Ancora una volta, il bosco di Ficuzza si conferma un luogo ideale per eventi sostenibili e affascinanti. Tuttavia, meriterebbe maggiore attenzione da parte delle politiche locali e regionali, poiché rappresenta uno dei siti naturali più interessanti d’Europa.